valentina gioia parla di antonello zara

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SIMONAPAOLA_
view post Posted on 27/1/2009, 09:51




A cinque mesi dalla tragica morte dell'ex-tronista Antonello Zara, ucciso da un ventenne, Matteo Sgariboldi, che guidava contromano, l'ex-corteggiatrice nonché ex-fidanzata Valentina Gioia, racconta come vive da quel fatale 7 agosto: "Mi è crollato il mondo addosso – racconta al giornalista di 'Vero' – non si riesce in quei momenti a capire quello che davvero ti stanno dicendo. Non ci credevo e non riuscivo a farmene una ragione nemmeno nei giorni seguenti". L'aveva visto poche settimane prima, in quanto i due, alla fine della loro relazione, erano rimasti in buoni rapporti. La stima e l'affetto per Antonello erano sempre molto forti. "Era una persona che non si lasciava influenzare dal sistema. Era un ragazzo vero e onesto. Il mondo della televisione non lo aveva corrotto. Ne faceva parte quando ne aveva voglia, ma non era succube (…) è sempre rimasto un ragazzo semplice e simpatico". È questo il grande amico che le è stato tolto dalla fatalità, un motorino noleggiato, un passaggio a casa rifiutato, e un ragazzo, l'investitore, forse troppo giovane e incosciente alla guida di una potente BMW.
GLI PARLO OGNI GIORNO - Valentina resiste al dolore grazie alla sua fede. "Gli parlo tutti i giorni: sono una ragazza molto religiosa e prego spesso. Gli racconto quello che mi accade e gli chiedo di starmi vicino. Per me c'è, fa sempre parte della mia vita". Ed è la fede quella che Valentina si augura possa dar la forza anche al papà di Antonello, Walter Zara, il quale non si dà pace per le circostanze dell'incidente. "Antonello non andrà mai via. La fede aiuta" "Meglio pensare che tanto c'è una giustizia superiore, se non da questa "parte", sicuramente dall'altra".
LA RABBIA DEL PAPA' - A due ore dall'incidente, il ragazzo è stato mandato a casa perché stanco, senza ulteriori accertamenti. È questo che provoca nel padre di Antonello una profonda rabbia, oltre al dolore per la perdita di suo figlio, rabbia che lo ha portato a presentare una denuncia contro la Polizia di Stato per omissione d'atti d'ufficio. Walter Zara è convinto che il ragazzo alla guida dell'auto non fosse "pulito", e che sia stato coperto dagli amici influenti del padre. Ma è sicuro che al processo capirà da solo come sono andate le cose: "Vedremo in Tribunale. Guarderò in faccia Matteo Sgariboldi e suo padre e sentirò cos'hanno da dire i loro legali"


da leggo
 
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